Cari amici di GuineAction onlus,
mi è arrivata una lettera di don Pierre che pubblico di seguito. A parlare non è uno che non sa, o che parla per sentito dire: il popolo della Guinea porta ancora incise nella carne viva le ferite della terribile epidemia del virus Ebola del 2014 e don Pierre è stato in prima linea senza mai perdere il sorriso e la fiducia. Aggiungo la notizia che mi ha dato don Pierre: a Conakry sono stati accertati i primi due casi di COVID-19. Questo significa che il popolo guineano dovrà affrontare un’altra grave emergenza sanitaria dagli esiti potenzialmente catastrofici, visto il sistema sanitario estremamente inadegato. Difficilmente ne sentiremo parlare nei nostri organi di stampa. Per quello che mi è possibile, cercherò di raccogliere notizie e di tenervi informati.
L’emergenza sanitaria mondiale aumenti la solidarietà e l’amicizia fra i popoli perché, mai come oggi è vero quello che diceva Martin Luter King: “o impariamo a vivere insieme come fratelli, prendendoci cura gli uni degli altri, o moriremo insieme come degli idioti”. Quelle di don Pierre sono perciò parole di un testimone di speranza che accogliamo con profonda gratitudine e speranza. Il virus COVID-19 mi spaventa ma, francamente, mi spaventa di più il virus del “prima io” che nella forma corporativa muta in “prima noi”! Che questo tempo ci guarisca dal primo e, ancora di più, dal secondo. Credo fermamente che la fraternità vincerà sull’idiozia e che tutto andrà bene!
Alfredo
Ciao don Alfredo,
un caro saluto a te, a tutte le persone e le famiglie che sono legate a GuineAction onlus e a tutti gli italiani.
Vi mando, insieme agli amici dell’Associazione AVED e a tutte le famiglie dei bambini sostenuti, i miei saluti, il mio affetto e la mia vicinanza in questo tempo di grande prova per il paese e le famiglie.
Nonostante i giorni e le notti difficili, spaventosi e terrificanti che state vivendo, l’Italia è comunque un paese forte, che sa resistere e che certo, pur soffrendo, non molla.
Oggi, usando le parole di San Paolo ai Corinzi, voglio dirvi che, se anche siete tribolati in ogni maniera, non siete schiacciati e non siete ridotti all’estremo; se anche siete perplessi e sconvolti, non siete disperati; se siete perseguitati moralmente, non siete abbandonati; atterrati e colpiti, ma mai uccisi. È un vero tempo di tribolazioni ma non un tempo di annientamento.
Non sentitevi dunque soli. Noi, vi siamo sempre vicini nonostante la lontananza e il senso di impotenza.
Vi siamo veramente vicini attraverso le nostre umili preghiere e la speranza che certo, tutto andrà bene! Coraggio, non abbiate paura e non disperate.
Non perdete mai la forza della vita che è in voi.
Certo, osservate scrupolosamente i consigli dei medici e le disposizioni del Governo italiano, ma liberate soprattutto lo spazio alla speranza e alla fiducia nel futuro delle famiglie e del paese intero.
Vi vogliamo tutti bene e vogliamo il bene per tutti voi. Vi benedica il Signore e vi protegga sempre.
Ho pensato che una foto dei nostri e vostri bambini, quelli che sostenete con tanto sacrificio e con tanta gioia, sia l’incoraggiamento più bello.
Vi abbraccio forte dalla Guinea.
don Pierre