Nel 2014, la Guinea Conakry è stata colpita da un’epidemia devastante di Ebola, la prima del suo genere nel paese. Questo focolaio ha rappresentato l’inizio della più grave epidemia mai registrata di Ebola, estendendosi rapidamente in altri paesi dell’Africa occidentale, come Liberia e Sierra Leone. L’epidemia è stata identificata per la prima volta nel marzo 2014 nella regione sud-est del paese, vicino al confine con la Liberia. I primi casi sono stati segnalati in villaggi remoti, dove la trasmissione del virus è stata facilitata da pratiche culturali come i funerali tradizionali, durante i quali i familiari toccano il corpo del defunto. Le autorità sanitarie locali, insieme a organizzazioni internazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), hanno avviato una risposta urgente. Sono stati allestiti centri di trattamento, e le campagne di sensibilizzazione sono state intensificate per educare le comunità sui rischi e le modalità di trasmissione del virus.
Nonostante gli sforzi, la mancanza di infrastrutture sanitarie adeguate e la diffidenza della popolazione hanno ostacolato la risposta. Le misure di quarantena e isolamento sono state spesso rifiutate, contribuendo alla diffusione della malattia. L’epidemia ha avuto un impatto devastante sulla popolazione, con migliaia di morti e un significativo numero di contagi. Oltre alla perdita di vite umane, l’epidemia ha causato anche gravi conseguenze economiche, con la chiusura di scuole, mercati e attività commerciali.
Iniziative cruciali
Durante l’epidemia, GuineAction ha attuato diverse iniziative cruciali per affrontare la crisi sanitaria e sostenere le comunità colpite.
Sensibilizzazione e informazione. Campagne di Sensibilizzazione: distribuzione di materiali informativi per educare la popolazione sui sintomi dell’Ebola e sulle misure di prevenzione.
Formazione di volontari. Un grande impegno è stato profuso per la formazione dei volontari locali per aiutare a combattere la disinformazione.
Supporto ai servizi sanitari. Fornitura di materiali e risorse: donazione di materiali sanitari come guanti, mascherine e disinfettanti a cliniche e ospedali locali. Collaborazione con le autorità sanitarie per rafforzare la capacità di risposta alle emergenze.